Quando il bambino non dorme: la guida completa

Aiuto sono esausta! Quando il bambino non dorme, tutta la famiglia ne risente!

Cominciano i consigli – non richiesti – di vicini, amiche, zie che non si fanno vedere da anni, fruttivendolo sotto casa:

  • non prenderlo subito in braccio, lascialo piangere che si fa i polmoni
  • con quella tetta sempre in bocca, non riesce a dormire!
  • dagli un biberon in più, non dorme perché ha fame 
  • lo vizi a tenerlo sempre in braccio, adesso non dormirà mai più da solo
  • vedi a tenerlo in camera con voi, adesso non te lo toglierai più di torno fino a che non si sposa

Insomma, la ricetta magica sembrerebbe essere una sola: devi insegnare al piccino a dormire!

E così schiere di mamme e papà si ritrovano al mattino ad aver passato notti intere a cercare di insegnare a dormire al bimbo con tutti i modi possibili, attirati da manuali promettenti e metodi altrettanto promettenti che dicono che, grazie a loro, tutta la famiglia dormirà “tutta la notte”!

Anche noi abbiamo deciso di scrivere una guida ma non ti promettiamo la bacchetta magica che farà dormire tuo figlio tutta la notte, quello che ti offriamo sono innanzitutto informazioni scientificamente validate sul funzionamento del sonno nei bambini in modo che tu possa capire cosa puoi realisticamente aspettarti nei primi anni di vita di tuo figlio per quel che riguarda il sonno.
Nella nostra guida inoltre troverai consigli e suggerimenti tratti dalla nostra esperienza e dall’esperienza delle tante neomamme che abbiamo aiutano in questi anni.

La guida è completamente gratuita! Clicca sull’immagine per scaricarla subito.

 

Aspettative e realtà del sonno dei bambini

Quando l’aspettativa…

Con il mio primo figlio avevo grandi aspettative sul sonno. Avevo letto più libri che dicevano che i bimbi dormono fra le 9 e le 12 ore al giorno e che fare una gravidanza serena avrebbe favorito il sonno del pupetto. E allora via di yoga e vacanze rilassanti in riva al mare, tante coccole al pancione e una mamma che più zen non si può!

 

Un libro in particolare mi era stato consigliato per essere il manuale perfetto per far dormire il mio bimbo. Quando lui nacque avevo in mente tanti schemi che pensavo funzionassero alla perfezione: ho fatto tutto come “da manuale”, figuriamoci se non sarà “bravo”!

 

Mio figlio mi fece capire in brevissimo tempo quanto quegli schemi fossero lontani dalla realtà: dopo le poppate, che fossero di latte artificiale o latte materno, faceva dei micro pisolini. Io pensavo dormisse profondamente e lo mettevo in carrozzina e tempo pochi minuti si risvegliava. Lo cullavo e lo rimettevo in carrozzina. Stessa scena. Ripetuta per infinite volte. Lui urlava, io ero sempre più stanca e sempre più frustrata. 

 

…  è diversa dalla realtà

Il manuale, semplicemente, non funzionava. La gravidanza zen non funzionava. Nulla sembrava funzionare con il piccolo insonne.

In quelle sere avrei davvero fatto di tutto per farlo dormire. Mio marito per darmi un po’ di riposo era diventato esperto di vela: in quelle notti c’era Luna Rossa che veleggiava in America e lui veleggiava con un figlio a pancia in giù sul braccio, bello sveglio.

Intanto intorno a me sembrava che tutti gli altri bimbi dormissero, sentivo solo storie di mamme modello i cui figlioli, altrettanto modello, dormivano della grossa tutta la notte.

Mi dicevo: vedrai, cresce, sono i primi momenti… e invece nulla! Mano a mano che i mesi passavano mi vennero dati i consigli più disparati, quello più accreditato era “lascialo piangere vedrai che prima o poi smetterà” ma io non riuscivo a farlo.

Tutti lo chiamavano vizio. Io sentivo che il suo pianto era un richiamo, un bisogno. Mi dicevano che era l’alimentazione il problema, ma mio figlio faceva alimentazione mista e né il latte materno né il latte artificiale sembravano fare differenza!

Ad un certo punto pensai anche che fosse malato e lo portai dal pediatra: la soluzione proposta fu farmacologica, lo sciroppino magico che scoprii essere un antistaminico (nato per curare le allergie) prestato ai bimbi insonni, con infinite controindicazioni. Non era la mia strada.

Iniziai ad informarmi in maniera seria sul sonno dei bimbi e scoprii una cosa fondamentale: il sonno dei bambini è diverso dal nostro.

Nei primi tre anni di vita il bimbo si sviluppa dal punto di vista neurologico e i suoi risvegli sono assolutamente fisiologici.

Fisiologia: la parola magica che cambiò il mio modo di vedere le cose. I risvegli del mio bimbo erano normali!

 

Cosa ci dicono gli studi sul sonno del bambino

Vediamo cosa ci dicono gli studi sulla fisiologia del sonno del bimbo:

 

  • I bimbi hanno bisogno, nei primi anni di vita, di essere accompagnati nel sonno, con la suzione, cullandoli, cantando loro una ninna nanna.
  • Indipendentemente dall’alimentazione, l’84% dei bimbi si sveglia ancora almeno una volta ai 9 mesi di vita.
  • I bimbi dormono poche ore per proteggersi: i frequenti risvegli sono un fattore protettivo nei confronti della SIDS (Sindrome della morte in culla), la cui incidenza è maggiore fra un mese e un anno di vita.
  • La dentizione ha una parte preponderante nei risvegli dei bimbi e il picco dei risvegli dovuti all’eruzione dei denti si ha verso i due anni.

Insomma, il tuo bimbo potrebbe svegliarsi di notte almeno una volta per tanto tempo!

 

Esiste un modo per sopravvivere ai risvegli notturni? Sì

Il primo passo è il cambio di mentalità: non avere l’aspettativa che il cucciolo debba dormire tutta la notte senza soluzione di continuità è già un inizio per non essere frustrati ad ogni risveglio.

Ci sono molte cose che possono essere fatte (o evitate!) per favorire il sonno dei bambini nel rispetto della loro naturale crescita.

Le abbamo racchiuse in una guida completa che puoi scaricare gratuitamente : “il sonno dei bambini, strategie per dormire meglio e di più”.

Nella nostra guida troverai suggerimenti e strategie utili per migliorare il sonno del tuo bambino, la tua stanchezza e la percezione di cosa è normale.

Utilizzando gli strumenti pratici della guida, tutta la famiglia potrà godere di un sonno più tranquillo nel pieno rispetto dei ritmi del sonno del bimbo.

Buona nanna  a tutti!

 

di Katia Micheletti

Consulente Professionale in allattamento materno IBCLC, tutor d’aula, formatrice, mamma

 

Credits immagine

DariuszSankowski su Pixabay

 

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